Due F-2000 del 36° Stormo e un elicottero HH-139 dell’84° Centro SAR di Gioia del Colle hanno partecipato all’esercitazione che l’Aeronautica Militare ha tenuto assieme alla Guardia di Finanza.
“Nel corso dei recenti anni il sistema della Difesa Aerea Nazionale – si legge nella nota della Difesa – si è trovato sempre più frequentemente a dover fronteggiare minacce di natura asimmetrica rappresentate anche da assetti o vettori caratterizzati da limitate prestazioni, bassa velocità di manovra e volo condotto a bassa/bassissima quota. Per contrastare tale realtà, risulta evidente la necessità di trovare sempre maggiori sinergie tra tutte le componenti militari e Corpi armati dello Stato per un efficace contrasto alla minaccia aero-portata”.
Durante l’esercitazione è stata simulata l’intercettazione e l’identificazione di un velivolo ultraleggero che viaggiava nello spazio aereo italiano con materiale illecito a bordo, messo a disposizione dal 60° Stormo di Guidonia.
La simulazione è iniziata con l’attivazione del Comando Operazioni Aeree (C.O.A.) dell’Aeronautica Militare Italiana da parte della Centrale Operativa del Comando Generale della Guardia di Finanza che ha segnalato la probabile partenza di un velivolo proveniente dall’Albania e diretto verso le coste italiane, sospettato di traffici illeciti.
Agganciato dai radar della difesa pugliese, il Coa ha attivato il dispositivo di difesa aerea. Gli aerei dell’aeronautica militare hanno subito intercettato il velivolo e dopo l’iniziale attività di monitoraggio, lo hanno passato in consegna alle unità aeree del Corpo, le quali hanno proceduto ad ombreggiarlo in modo occulto fino all’atterraggio presso l’aviosuperficie di Fondone (LE). Qui sono intervenute le pattuglie automontate del Comando Provinciale di Lecce per le conseguenti attività di polizia giudiziaria.
L’esercitazione ha quindi verificato la capacità sia di impiegare sistemi d’arma, come basi aeree, sensori radar e personale di supporto per il contrasto di una minaccia aerea asimmetrica che di gestione attraverso il sistema di Comando e Controllo dell’Aeronautica Militare insieme ai Comandi ed i mezzi della Guardia di Finanza.
Nell’esercitazione era impiegato anche un T-346 del 61° Stormo di Lecce.
Per la Guardia di Finanza l’esercitazione è stata coordinata a livello nazionale dalla Centrale Operativa del Comando Generale della Guardia di Finanza ed ha coinvolto i Comandi Provinciali di Bari e Lecce, il Reparto Operativo Aeronavale di Bari e il Gruppo Aeronavale di Taranto con l’attivazione di un elicottero A109N della Sezione Aerea di Bari ed un elicottero AB412HP della Sezione Aerea di Manovra di Grottaglie e due pattuglie automontate del Comando Provinciale di Lecce.
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