Creare attrattività e salvaguardare il piccolo commercio. Su questa idea è nata la scorsa estate a Gioia del Colle l’associazione Gioiacom, aggregazione di imprenditori, aziende, professionisti, commercianti, associazioni, cooperative e consorzi, che punta a rilanciare il commercio della città.
Ispiratore del progetto è il suo Presidente, Franco Anelli, che lo scorso 23 febbraio nella sala comunale De Deo ha chiamato a raccolta gli iscritti per promuoverne la costituzione del Consiglio Direttivo.
Durante l’incontro, Anelli ha difeso il valore culturale e qualitativo del prodotto locale, vittima della concorrenza delle grandi multinazionali e ha sollecitato la promozione di iniziative progettuali che perseguano questo obiettivo con il coinvolgimento anche di aree limitrofe a Gioia. Per tale ragione erano presenti anche rappresentanti commerciali di Cassano Murge, Castellana Grotte, Alberobello e Santeramo in Colle.
Ha poi invitato gli aderenti a presentare candidature per l’elezione degli organi statutari dell’associazione che conta 89 iscritti oltre alla partecipazione esterna di vari professionisti. Un primo risultato è stato raggiunto: sono state raccolte sinora dieci candidature. Non nasconde la soddisfazione il Presidente, un buon inizio per un sodalizio che è solo al primo semestre di vita.
È poi seguito l’intervento del Dr. Quirico Arganese, commercialista di Cassano, che ha illustrato il “Sistema imprese in Puglia e dei vantaggi delle reti” e in particolare il ruolo del Duc (Distretto urbano del commercio) nato per «mettere in rete», sviluppare e consolidare il sistema commerciale. Ma anche per incrementare la collaborazione fra operatori commerciali ed amministratori locali e valorizzare le specificità territoriali ottimizzando le risorse e promuovendo i prodotti tipici.
Alla D.ssa Daniela Demattia, assessore alle politiche urbanistiche, pure intervenuta all’incontro, abbiamo poi chiesto il suo pensiero sul ruolo del Duc..
«I Distretti urbani del commercio – ha precisato – rappresentano in primo luogo l’occasione per focalizzare l’attenzione di amministratori e esercenti su una pianificazione strategica. La crisi del commercio va affrontata in modo sinergico. Per questo l’Amministrazione ha seguito dall’inizio gli incontri organizzati dalla Regione proprio perché interessata alla firma del Protocollo d’intesa, Regione, Comune e Associazioni di categoria (i CAT). E’ il primo passo per poter proseguire verso il cofinanziamento della progettazione del Distretto e della valutazione di quelli in esso inseriti».
«Se gli esercenti, ha poi aggiunto, riescono ad attivare percorsi di collaborazione e partecipazione attiva e propositiva alle politiche del territorio si raggiungeranno risultati importanti».
Ha assicurato che dopo la firma del protocollo d’intesa con la Regione, si darà il via all’ascolto degli attori principali e l’Amministrazione si impegnerà a mettere a sistema gli investimenti sulla rigenerazione urbana, sul decoro e sulla mobilità con il settore del commercio. Il successo del Distretto dipende anche dalla partecipazione degli esercenti, singoli o riuniti in associazioni.
Per una città come Gioia a forte vocazione agricola, culla del vino primitivo e della mozzarella, custode di testimonianze artistiche e culturali degli antichi Peuceti e dell’epoca Federiciana, la realizzazione di un Distretto urbano del commercio può concorrere al rilancio dell’economia locale.
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