Con una determinazione inviata in queste ore a Palazzo San Domenico, l’Amministratore Unico di Spes Spa, l’azienda che a Gioia del Colle si occupa anche di raccolta e smaltimento rifiuti, ha dichiarato l’indisponibilità dell’azienda al servizio di raccolta rifiuti porta a porta.
Tutto questo a breve distanza dall’appassionato Consiglio Comunale tenutosi la scorsa settimana anche su Spes in cui si è analizzata la proposta presentata dall’azienda municipale, in cui si prevedevano circa 300 giorni per l’inizio della raccolta porta a porta.
Il dr. Fabio Diomede, l’Amministratore Unico di Spes, ha preso quindi di tutte le preoccupazioni che in sede di Assemblea dei soci il Comune, in qualità di socio di maggioranza della società, aveva sollevato. L’Amministrazione comunale era infatti scettica sul rispetto dei 300 giorni, atteso che diverse questioni, come la possibilità o meno di assumere altro personale, era controversa, tanto da far chiedere proprio dall’ultimo Consiglio comunale un parere tecnico alla Corte dei Conte.
Preso atto quindi della volontà espressa dalla maggioranza dei soci, Diomede ha concluso sull’impossibilità di sottoscrivere un contratto aggiuntivo con il Comune di Gioia del Colle, di fatto decretando la fine di ogni possibilità che la Spes possa attivare il servizio di raccolta rifiuti porta a porta.
Si chiude quindi la lunga querelle politica sulla raccolta dei rifiuti e sulla possibilità che possa essere la Spes a fare il servizio.
Ora non resta che aspettare i tempi tecnici per affidare il servizio al gestore unico del bacino ARO e capire come e se ci sono progetti per rilanciare la partecipata comunale e come questa decisione inciderà sull’assetto societario e sul socio di minoranza Acam.
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