Il consorzio di tutela della “mozzarella dop campana” ha incaricato i propri avvocati di avviare una azione legale contro la denominazione “mozzarella dop di Gioia del Colle”, proposta dal Ministero dell’Agricoltura.
Secondo i produttori il termine “mozzarella” ingenera confusione tra quella campana prodotta con il latte di bufala e quella pugliese prodotta con latte vaccino.
“Si tratta – scrive in un comunicato il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo – di un atto doveroso, a difesa del nostro marchio, dei nostri produttori e soprattutto dei consumatori, che sarebbero i primi alle prese con una gran confusione se in commercio trovassero una nuova mozzarella Dop”.
“La nostra posizione è chiara e ferma – ha continuato il presidente – ma non vuole certo essere un atto ostile verso gli amici pugliesi, che peraltro avevano chiesto la tutela del nome Treccia. Noi continuiamo a credere con forza nella necessità che il ministero si faccia promotore di un dialogo con la Regione Puglia, la Regione Campania, i produttori di Gioia del Colle e il nostro Consorzio. L’obiettivo non è innescare polemiche, ma risolvere una situazione paradossale. Lo scopo numero uno del nostro organismo – ha concluso – è preservare sia la storia di un prodotto unico al mondo sia l’economia di un comparto in forte ascesa da anni, che genera un fatturato di quasi 600 milioni di euro con i suoi 15mila addetti”.
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