Il movimento politico culturale di Gioia del Colle “La Città di tutti – La Bottega” non condivide la scelta dell’amministrazione comunale sull’uso della scuola Losapio.
Dal 23 settembre, infatti, l’ormai l’ex plesso scolastico di piazza Umberto per 30 giorni sarà un infopoint della ditta che gestirà la raccolta porta a porta a Gioia. In altre parole sarà usato per il ritiro dei kit (mastelli e buste) e come centro di informazione sulla gestione dei rifiuti.
“Dalle stelle alle stalle si diceva una volta. – scrivono – Dalla cultura del sapere e della conoscenza alla coltura della nettezza dovremo dire da oggi dello storico edificio memoria secolare di tante generazioni di Gioiesi”.
A questo si aggiunga la chiusura prolungata della Biblioteca comunale, che proprio nel palazzo Losapio-Tateo dovrebbe trovare una nuova casa “e alle migliaia di euro destinate a manifestazioni che nulla hanno a che fare con tradizione, cultura e storia della città”, aggiungono.
“Questa Amministrazione fa di tutto per cancellare memoria, – continua il Movimento – ignorando quanto sia importante la memoria nel generare cultura, solidarietà, condivisione, partecipazione, progetti. Davvero ironico che a creare questi danni siano proprio coloro, Solidarietà e Partecipazione e Pro.Di.Gio (Progetti per Gioia), che da quei valori hanno preso il nome”.
“Palazzo Losapio – risponde l’assessore Daniela DeMattia – verrà usato come infopoint per 30 giorni, cioè il tempo necessario per la distribuzione dei kit. Il palazzo si trova in una posizione centrale nel paese e permette a chiunque di potervi accedere senza difficoltà. Si tratta di un momento delicato per la Città e di grande cambiamento, a cui occorre prestare grande attenzione ed energie”
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