Partita l’attività degli infopoint per la distribuzione dei kit per la raccolta differenziata porta a porta alle utenze di Gioia del Colle, le polemiche sull’uso della ex scuola media Losapio non si placano.
Già dagli inizi di settembre, con l’affissione delle locandine per le vie cittadine le opposizioni, in primis La città di tutti-La Bottega, avevano sollevato serie perplessità sull’uso della ex Losapio per circa un mese a centro di informazione per Navita S.r.l., la ditta che si occuperà della gestione del porta a porta.
Fermo restando che la ex scuola media aspetta ancora di essere adibita a biblioteca, secondo le volontà dell’amministrazione comunale, non era ben chiaro a quale titolo Navita poteva occupare quei locali, oltre a quelli della Protezione Civile e quindi se fosse previsto un canone di locazione.
Arriva così la delibera della giunta comunale approvata il 22 settembre, ben dopo l’affissione dei manifesti e a meno di 24 ore dall’inizio della distribuzione dei kit, che cede i locali della ex scuola e della Protezione civile in comodato d’uso gratuito a Navita per un mese, rispondendo ad una richiesta della ditta depositata presso il Comune il giorno prima.
Di fatto la ditta, che svolgerà il servizio per circa 4 milioni di euro l’anno, potrà utilizzare gratuitamente alcuni immobile del patrimonio comunale.
Ma le polemiche non si fermano qui.
A sottolineare la situazione è sempre il gruppo politico La città di tutti-La Bottega del consigliere comunale Donato Paradiso che proprio quest’oggi ha presentato una interpellanza chiedendo anche del perché questi kit non verranno distribuiti a casa dei cittadini, esattamente così come previsto dal capitolato di appalto aggiudicato da Navita. Paradiso chiede quali siano i motivi che hanno determinato la decisione di superare l’art. 35 del Capitolare d’Appalto esponendo l’utenza, soprattutto la più anziana, a una serie di disagi per il ritiro dei Kit o per eventuali segnalazioni tramite numero verde; se il risparmio sui costi di distribuzione presso le abitazioni degli utenti saranno detratti dal primo canone annuo versato al gestore; se è stato previsto a carico della stessa Ditta il pagamento di oneri per l’uso di locali di proprietà comunale (ex scuola Losapio, sede Protezione Civile).
L’assessore al ramo, Paolo Cantore, in sede di conferenza stampa di presentazione del servizio aveva etichettato come stucchevoli queste polemiche, mentre l’amministratore unico di Navita aveva precisato che il servizio degli infopoint si andava ad aggiungere a quello della distribuzione a casa dei gioiesi, i quali comunque avrebbero dovuto chiamare il numero verde dell’azienda per fissare un appuntamento.
Il territorio gioiese è in effetti così ampio, che avere più possibilità di informazioni potrebbe aiutare in un passaggio importante come quello della raccolta dei rifiuti differenziati porta a porta.
Ma tutto questo ben oltre l’ormai famoso art. 35 del Capitolato Speciale d’Appalto che prevede che “l’Impresa Appaltatrice dovrà provvedere alla distribuzione completa dei materiali (contenitori) presso le Utenze, compreso il materiale informativo….. e che eventuali disservizi nella fase di distribuzione e/o gestione dei servizi saranno contestati all’I.A. secondo quanto previsto al precedente art. 23 (Modalità di applicazione delle penalità)”.
Intanto, l’interpellanza del Consigliere Paradiso potrà ricevere una risposta nel prossimo Consiglio comunale che si attende per la prossima settimana, mentre sabato prossimo alle 17,30 presso la scuola Mazzini si terrà un incontro pubblico organizzato dal movimento La Città di tutti-La Bottega per discutere delle sorti della ex scuola Losapio insieme a Rocco Fasano.
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