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TARI: meno detrazioni per case rurali e zone sparse

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Le tariffe Tari (la tassa sui rifiuti) non dovrebbero cambiare, a cambiare saranno le percentuali di detrazione che avevano alcune tipologie di utenze negli ultimi anni e che comporteranno una bolletta più alta per le case di campagna e le masserie.

Si tratta delle case rurali per le quali le detrazioni passano dal 60% al 35% e delle case fuori la cinta urbana le cui detrazioni scendono al 20%.

La diminuzione delle detrazioni in realtà servirà  a rendere la tariffa più equa. Con il nuovo sistema di raccolta porta a porta, infatti, le case rurali hanno il servizio garantito per tre volte a settimana. La detrazione, seppure minore, continua ad essere riconosciuta perché al posto della raccolta dell’organico si ha la compostiera e perché non si ha il servizio di spazzamento strade. Idem nelle case sparse (quelle fuori la cinta urbana) per le quali non esiste lo spazzamento strade.

In altre parole, in campagna e nelle zone periferiche le bollette saranno più pesanti perché sono raggiunti dal servizio.

Le opposizioni in Consiglio comunale hanno dibattuto sulla possibilità di portare al 40% le detrazioni per le case rurali, per aiutare un settore, quello agricolo, già in forte difficoltà e le per le case sparse, spesso seconde case in campagna e per questo poco vissute. La proposta è stata rigettata, come è stata rigettata la richiesta del Gruppo Misto di diminuire una parte dell’aliquota fissa per aiutare gli esercizi commerciali, tentando di cambiare il regolamento comunale sulla Imposta Unica comunale all’art.44. Poca roba, ma avrebbe dato un segnale al settore commerciale e avrebbe potuto ingenerare la buona pratica della qualità del riciclo dei rifiuti.

Non è stato possibile approvare neanche la proposta, comunque non formalizzata e giunta ormai fuori tempo, della consigliera di maggioranza Rosa Addabbo, di prevedere uno sgravio totale della Tari per i primi due anni a tutte le nuove attività produttive o commerciali a Gioia del Colle. Non era tecnicamente possibile.

Qualsiasi proposta giunta dalle opposizioni, si diceva, è stata bocciata. Tanto che dalle fila delle minoranza si è sottolineato che nulla poteva essere cambiato perché avrebbe messo in difficoltà il Bilancio di Previsione. In realtà la Tari serve a coprire l’intero costo del servizio che quest’anno costerà poco più dell’anno scorso, ma trattandosi di una nuova modalità di servizio, che non ha termini di paragoni su Gioia del Colle, le voci sembrerebbero prudenziali e presumibili.

Di fatto, chi si attendeva una diminuzione della bolletta dovrà sperare nell’anno prossimo, quando le cifre e gli andamenti del conferimento saranno ormai consolidati. Per ora, il cambio al porta a porta per raggiungere parametri accettabili di differenziato e imposto dalla legge,  comporta solo un servizio diverso a quasi parità di costo. A questo si aggiunga la buona condotta dei gioiesi, a cui si deve il merito di aver fatto registrare  in breve tempo una alta percentuale di raccolta differenziata che si aggira intorno al 75%.

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