Finita la raccolta delle uve da vino a Gioia del Colle, quella di quest’anno sarà invece una campagna dell’uva da tavola da dimenticare a causa dei continui nubifragi che si sono abbattuti negli ultimi giorni nel sud barese che conta una produzione diminuita quasi del 60%.
“Per le primizie come la vittoria e l’uva Italia scoperta è una stagione da dimenticare. – sottolinea Coldiretti Bari – Per le uve apirene e le cultivar coperte per la stagione autunnale è ancora possibile salvare la stagione; bisognerà intervenire con reiterate solforazioni e trattamenti di antigrittogamici per prevenire la botritys cinerea e altri funghi o muffe che provocherebbero il temuto marciume acido oltre che la riduzione della distanza dal luogo di raccolta ove poter collocare il prodotto (in pratica si potrebbe vendere solo sui mercati interni -italiani – vicini)”.
A questo si aggiunge un altro allarme lanciato sempre da Coldiretti Bari sul prezzo dell’uva da tavola: “A fronte dell’aumento del 40% dei costi di produzione che i nostri produttori stanno sopportando per salvare il salvabile, i prezzi dell’uva buona non hanno beneficiato dei minori quantitativi sul mercato e mentre in campagna si spuntano al massimo 40 centesimi di euro al chilo, in Germania 500 grammi di uva da tavola di Puglia sono commercializzati in questi giorni a euro 4,99”.
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