La CISL frena sulla decisione del Commissario prefettizio di Gioia del Colle, dr Umberto Postiglione, di esternalizzare il servizio del’asilo nido comunale.
La sigla sindacale scrive a Postiglione chiedendo di revocare l’atto con cui, di fatto, pone l’avvio alla esternalizzazione del servizio, per un semplice motivo: le organizzazioni sindacali non sono state avvertite per tempo del futuro del personale in forza per ora al nido e che sarà trasferito presso la sede del palazzo Municipale.
“Si rammenta – scrive il segretario territoriale CISL Funzione Pubblica, Francesco Capodiferro – che le preventive e dovute informazioni dovranno essere opportunamente dettagliate e supportate da atti formali per consentire una analisi corretta e puntuale delle motivazioni espresse e della soluzione ipotizzata. L’assenza di positivo riscontro alla presente ci vedrà costretti nostro malgrado ad attivare ogni utile iniziativa per il ripristino di corrette relazioni sindacali non escludendo il ricorso ex art 28 L 300/70”.
In realtà la CISL si era già mossa sull’argomento, osservando che se è vero che il Commissario aveva lamentato, tra le cause della chiusura, la mancanza di personale, è anche vero che è stato permesso “l’utilizzo di parte delle disponibilità finanziare per nuove assunzioni per incrementare le indennità dei vari Responsabili di Servizio!”, scrive.
Poiché la decisione è stata presa senza coinvolgere né la Città né le parti sindacali, la Cisl “ritiene – sottolinea – quanto deliberato inopportuno sia nel metodo sia nel merito”.
Di fatto la mancanza di personale poteva essere un problema superabile, ma evidenzia la sigla in una nota “la situazione attuale è comunque il risultato di obiettivi operativi scellerati che la politica ha avallato perché sono proprio tali obiettivi che poi rendono la macchina amministrativa più o meno efficace”.
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