Il prossimo anno l’asilo nido comunale aprirà ed anzi potrà potenziare gli orari di fruizione. Il Consiglio comunale di Gioia del Colle, tenutosi ieri mattina, ha infatti mandato in soffitta la decisione dell’ex Commissario prefettizio Umberto Postiglione che aveva dato atto di indirizzo per l’esternalizzazione del servizio a causa degli alti costi di gestione, della mancanza di un team completo e della spesa occorrente per l’adeguamento alla normativa antincendio.
Trovata, quindi, la possibilità di recuperare dei fondi del Piano di Azione e Coesione dal Sindaco Mastrangelo, appena insediatosi, che altrimenti sarebbero andati persi, ora sarà possibile provvedere ad una gestione mista integrata con operatore economico specializzato, potenziando quindi il personale necessario e garantendo il bando per le graduatorie di accesso dei bambini. Dati i tempi è pressocchè sicuro che l’apertura dell’anno educativo è prevista per ottobre e non per settembre come negli anni passati, mentre la chiusura sarà fissata al 30 giugno 2020. Cosa succederà dopo è tutto in divenire, premesso che ad oggi, il Comune non potrebbe gestire in completa autonomia finanziaria il servizio del nido comunale.
Concordi tutti sull’aumento delle tariffe mensili della famiglie, ma con diverse soluzioni. Se la maggioranza ha proposto un aumento lineare di 20 euro su tutte le classi di tariffe, attribuite in base allo scaglione Isee, dai banchi dell’opposizione, in particolare da Donato Paradiso de La Città possibile, è emersa invece la necessità di un aumento del 10%, in modo da impattare meno sulle fasce più deboli e di più su quelle più ricche. Resta ferma la necessità di controlli serrati sulla veridicità dei dati che presenteranno le famiglie, evitando i furbi.
Durante la discussione sono state sollevate diverse perplessità. Il Consigliere Maurizio Liuzzi del Partito Democratico ha infatti sottolineato come non sia ancora pervenuta l’ufficialità di questi fondi o come, ad esempio, allo stato attuale, manchi un progetto che metta a norma la struttura e ancora, la possibilità di una programmazione più lunga del servizio. L’auspicio di altri, come per la Consigliera Milena Pavone de La Bottega, è sicuramente quello di salvaguardare il nido come bene a tutela della formazione dei bambini e per i genitori che lavorano.
In realtà l’ufficialità del finanziamento, avuta per ora solo per vie brevi, secondo quanto precisato in Aula, verrà trasmessa nelle prossime ore, mentre l’ufficio tecnico comunale sta valutando se l’adeguamento alla normativa antincendio possa valere per quel tipo di struttura e per quel numero di utenti e nel caso procedere ai lavori.
Mettendo la parola fine su questa storia, almeno fino a giugno 2020, resta ora da individuare la realtà specializzata che lavorerà insieme al personale comunale del nido comunale e procedere speditamente al bando per la graduatoria di accesso dei bambini.
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