Erano circa trenta i ragazzi che ieri mattina hanno visitato il Castello normanno Svevo di Gioia del Colle, approfittando della gratuità dell’ingresso della prima domenica del mese.
Ma non erano ragazzi qualunque, erano trenta migranti ospitati nella nostra Città, che su iniziativa di Coordinamento Accoglienza Responsabile e con la collaborazione di Lavori in corso hanno voluto conoscere parte della nostra storia.
Come guida Pasquale Redavid del Coordinamento Accoglienza Responsabile che veniva tradotto da Tourè, i ragazzi, provenienti dall’Africa occidentale, in particolare Liberia, Nigeria e Costa d’Avorio, hanno seguito attentamente i racconti sul Castello e sul Museo Archeologico. Alcuni erano meravigliati che certi utensili presenti nel museo come il telaio e i recipienti di terracotta siano di uso quotidiano nelle loro terre. Col passare dei minuti si sono uniti dei cittadini che erano lì in visita, creando un gruppo sempre più nutrito.
“The program was very nice and today we see history of the Gioia del Colle today. – dice un ragazzo che ha fatto visita al castello – Thank you for making us to know this history (Il programma è stato molto bello e interessante e oggi abbiamo visto la storia di Gioia del Colle. Grazie per avercela fatta conoscere)”.
Iniziativa positiva che probabilmente verrà ripetuta il prossimo mese presso gli scavi di Monte Sannace.
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