Non accenna a placarsi la polemica sul ridimensionamento Spes Gioia S.p.A, l’azienda che per l’80% appartiene al Comune e che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Gioia del Colle.
Dopo la scelta del Consiglio comunale dello scorso ottobre che individuava nel gestore dell’Aro la realtà più economicamente vantaggiosa per le casse comunali, a gennaio è arrivato il ricorso dell’Acam, l’altro socio di Spes per quasi il 20%, con cui si chiedeva la sospensiva della delibera per valutare alcune clausole contrattuali. Il Tar Puglia avrebbe dovuto pronunciarsi proprie ieri, ma improvvisamente Acam annulla la richiesta di sospensiva. Una nota stampa dell’azienda ligure (qui Nota Acam) sottolineava tuttavia che era in atto “un percorso negoziato di conservazione della gestione rifiuti – si legge – da parte di Spes Gioia, riportando la gestione di Spes Gioia a condizioni analoghe a quelle di cui alla gara di ambito vinta da altro operatore”.
La decisione di Acam ha suscitato dubbi e perplessità su questo “percorso”, tanto che a far chiarezza è arrivata in un nota stampa una dichiarazione del Sindaco di Gioia, Donato Lucilla.
“I contenuti della nota con cui la direzione ACAM ha comunicato attraverso organi di stampa la rinuncia della stessa a richiedere all’Autorità Giudiziaria Amministrativa la sospensione della Deliberazione di C.C. n. 20 del 25/10/2016, sono fuorvianti rispetto all’effettivo svolgersi dei fatti.
Nessuna revoca, né alcuna risoluzione del vincolo negoziale che avvince la Spes spa a questa Amministrazione è stata mai disposta dal Consiglio Comunale, che nella delibera precitata si è limitato a formulare un mero atto di indirizzo politico.
Pertanto, nessun atto tendente a rivedere la posizione assunta nel contenzioso è stato posto in essere successivamente alla notifica del ricorso.
Nessun percorso negoziato di conservazione della gestione rifiuti da parte di Spes Gioia è stato avviato dal funzionario competente se non la precisa applicazione della normativa in vigore e richiamata sempre nella precitata deliberazione n. 20 del 25/10/2016.
Si ritiene che l’ACAM abbia di sua iniziativa ed alla luce delle memorie difensive presentate dall’Amministrazione Comunale, valutato l’opportunità di rinunciare alla applicazione della esigenza cautelare della sospensione”.
Dunque nessun percorso per riportare in seno alla Spes la raccolta e la gestione rifiuti, ma, semmai, la richiesta da parte del Comune di potersi adeguare all’offerta del gestore Aro.
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