Da una ricerca condotta da Gedi (Gruppo editoriale L’Espresso) e dalle sue testate locali, insieme a Visul lab e Dataninja, è emerso il quadro generale sull’uso delle slot machine per ogni Comune d’Italia. Attraverso i dati Istat sulla popolazione, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e del Ministero dell’Economia sul reddito, su Gioia del Colle sono emersi dei dati importanti.
Su 27.667 abitanti e un reddito imponibile pro capite pari a 15.624 euro, si è calcolato che nel 2016 sarebbero stati giocati circa 22,18 milioni di euro, pari a 801 euro di giocate pro capite: 7,1 milioni in AWP, cioè new slot (le macchinette che accettano monetine e sono presenti anche in bar e tabaccherie) e 15,1milioni in VLT videolottery (accettano anche banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte).
Si calcola che nel 2016 erano presenti sul territorio di Gioia del Colle 159 apparecchi, vale a dire 5,7 per 1000 abitanti.
Secondo gli indicatori della ricerca da una scala da 1 a 5 Gioia è solo al secondo gradino in quanto a virtuosità.
Tuttavia, anche se rispetto al 2015 gli apparecchi Awp sono aumentati dell’8,9% e quelli Vlt diminuiti del 5,1%, le giocate complessive sarebbero diminuite del 14,8%, vale a dire che se nel 2015 le giocate pro capite erano pari a 938,2 euro, nel 2016 sono diminuite a 801,7 euro.
Se è vero comunque che saremmo sotto la media nazionale poiché l’incidenza sul reddito della cifra giocata è pari al 5% contro il 6% di quello nazionale, Gioia si piazzerebbe comunque tra quei Comuni che giocano tanto, ma guadagnano poco.
Sempre secondo la ricerca, in Italia nel solo 2016 sarebbero stati giocati alle macchinette circa 49 miliardi di euro, quasi due manovre finanziarie dello Stato italiano.
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