L’ITI Galileo Galilei ci prova e tenta di allargare la sua offerta formativa recuperando il passato, ovvero aprendo un indirizzo agrario, agroalimentare e agroindustria.
In realtà Gioia del Colle ha vantato dalla fine dell’800 e fino agli anni 90 un istituto agrario, nato per studiare in maniera particolare le piante olivicole e viticole, che sono proprio le culture caratteristiche del nostro paesaggio.
Ma nel 1996 il Provveditorato agli studi di Bari non autorizzò per l’anno 96/97 la prima classe del corso di operatore agrario dell’istituto professionale dell’agricoltura (Ipag) di Gioia, di fatto decretando la morte della scuola.
L’agrario di Gioia scomparve, venendo assorbito da quello di Alberobello.
Ma le radici agricoli di questo territorio, la vocazione per il lattiero caseario, si fanno sentire e allora l’Iti ci riprova e insieme all’Amministrazione Comunale di Gioia ha chiesto ufficialmente alla Regione Puglia la istituzione di un nuovo indirizzo scolastico legato al settore agrario ed alla Città Metropolitana di Bari la concessione in uso dell’immobile con annesse le serre del vecchio Istituto Professionale dell’Agricoltura.
Quindi l’istituto potrà ritornare ed anche nella sua antica sede in via Bari.
Nel piano l’Amministrazione intende collaborare con la Città Metropolitana alla ristrutturazione dei locali dell’ex Istituto con le serre annesse per le coltivazioni mettendoli a disposizione dell’ITI che ad oggi versano in uno stato di completo abbandono”. L’ITI si impegna a fornire, nella prima fase di attuazione, aule per ospitare le classi del biennio, laboratori di chimica, fisica, informatica, linguistico, ecc.
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