La proposta arriva dall’associazione “Pro Loco” in collaborazione con la Parrocchia dell’Immacolata di Gioia del Colle.
A partire dal prossimo 25 dicembre e fino all’11 febbraio, presso la sede della stessa Pro Loco e presso la Parrocchia dell’Immacolata, sarà possibile dare la propria adesione per dare corpo a questa idea che sarà poi sottoposta all’amministrazione comunale.
“L’iniziativa nasce non tanto dall’intento di sostenere la richiesta da avanzare alle autorità comunali, che non si ha dubbio accoglieranno la proposta – fanno sapere dalla Pro Loco-, quanto dalla volontà di rendere eloquente e corale testimonianza dell’operato di un prete che ha lavorato per quasi mezzo secolo all’interno della comunità, spendendosi quotidianamente per le persone, in particolar modo i piccoli e gli ultimi”.
Don Giovanni Ingravallo, scomparso nel 2002, è stato per lungo tempo parroco della “Chiesetta”: lo divenne nel 1952, appena trentacinquenne, per lasciarla nel 1996, settantanovenne. “Numerose – si legge nel comunicato dell’associazione promotrice dell’iniziativa- sono le opere materiali da lui promosse e realizzate, ma innumerevoli e ben più imponderabili e preziose quelle spirituali: nelle case dei suoi parrocchiani, che visitava annualmente per benedirle, come nel segreto del confessionale, presso l’Ospedale “Paradiso” come negli istituti scolastici di cui fu docente di religione. Il suo ministero sacerdotale fu tutto consumato nel silenzio, nella preghiera e nel sacrificio, divenendo guida per tutti, in particolar modo di tanti giovani, alcuni dei quali accolsero la vocazione al sacerdozio”.
Terminata la raccolta firme, la stessa sarà appunto sottoposta al vaglio dell’amministrazione che però almeno al momento ha “le mani legate”. In uno degli ultimi Consigli comunali, quello durante il quale è stata discussa la possibilità o meno di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, il discorso è rimasto in sospeso e si è stabilito che prima di assumere qualunque decisione a riguardo, decisione che non riguardi solo la cittadinanza onoraria, ma anche la possibilità di intitolare strade o piazze, dovrà essere redatto e approvato un apposito regolamento.
Il documento, evidentemente di non difficilissima redazione, non è stato ancora reso noto e dunque, mentre in tutta Italia si continua a conferire la cittadinanza onoraria alla donna sopravvissuta all’Olocausto senza grossi intoppi di carattere sia politico che burocratico, Gioia del Colle attende.
foto da gioiadelcolle.info
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