A qualche giorno dalla definitiva decisione del Consiglio Comunale di Gioia del Colle che dovrà decidere se consegnare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del territorio al gestore unico dell’Aro Rifiuti o rimanere con la Spes, si fa sentire sempre più forte la protesta dei dipendenti della società gioiese.
Infatti questo pomeriggio un gruppo di dipendenti Spes ha protestato nei pressi del Palazzo Municipale con un sit-in, conclusosi con un incontro con il Sindaco Donato Lucilla e il Vice Sindaco Enzo Cuscito.
La situazione è questa. Nel 2006 la Regione Puglia istituisce gli ARO (ambiti di raccolta ottimale) per garantire una gestione integrata del servizio, dalla raccolta fino allo smaltimento e al riciclo dei rifiuti. Gioia del Colle, Adelfia, Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari e Turi istituirono l’Aro Ba/5 e Gioia divenne Comune capofila. La gara per l’individuazione di un gestore unico fu vinta da una raggruppamento temporaneo di imprese, ma nell’appalto già si previde che i Comuni di Gioia del Colle e Adelfia avrebbero potuto mantenere le gestioni già presenti (nel caso di Gioia la Spes), purchè fossero più vantaggiose.
Il problema emerge ora: valutare la vantaggiosità della Spes o scioglierla, liquidando anche le quote del socio di minoranza, l’Acam di La Spezia, pari al 19,51% del capitale..
La questione diventa ancora più delicata se si pensa che i dipendenti della società gioiese sono 43. Il gestore unico dovrebbe assorbire sicuramente 21 unità, le altre 22 è comunque disposto ad integrarli. La cosa che preoccupa sono però le tutele, perché si dovrebbe assumere col job act e il timore è che esauriti i vantaggi della legge, si possa essere licenziati o ridimensionati.
Proprio per questo oggi si è deciso di scendere in piazza dove c’erano alcuni Consiglieri comunali di minoranza.
“Mi sarebbe piaciuto vederli mobilitati quando nessuno progettava il futuro della Spes. – dice il Vice Sindaco Enzo Cuscito – Non ho mai visto un sit-in, né una protesta. Grave è poi la strumentalizzazione politica dei posti di lavoro. Nessuno perderà tutele e lavoro. Di certo sarà richiesto un maggiore impegno lavorativo”.
Nessuno perderà il lavoro, quindi, ma sulla vantaggiosità di mantenere o meno la Spes non sembra ancora tutto chiarito. In primo luogo, come hanno stigmatizzato con una nota i Consiglieri di opposizione, Giuseppe Gallo, Isacco Isdraele, Giovanni Mastrangelo e Francesco Donvito, manca ancora l’approvazione del Bilancio 2015 della Società gioiese con uno studio dettagliato dei costi dei vari servizi e manca un adeguamento di uno studio sulla valutazione dell’effettiva vantaggiosità.
La discussione verrà affrontata nel prossimo Consiglio comunale in cui verranno chiariti tutti questi aspetti e si deciderà che fare della Spes, dopo circa dieci anni dalla sua creazione.
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